Face Positivity – Ogni viso è bellissimo e merita la nostra cura
Alla ricerca della propria bellezza… autentica
Negli ultimi anni, la sempre più eccessiva esaltazione della perfezione ha portato, complici i maggiori brand di cosmetica internazionale, a coprire ogni tipo di inestetismo. Il famoso effetto “pelle di porcellana”, un viso quasi dipinto su tela, privo di ogni minimo difetto. Un fenomeno oggi completamente sdoganato dalla Body e dalla Face Positivity, in quanto alla base di comportamenti errati da parte del pubblico consumatore.
La perfezione non esiste – La Face Positivity come inno al benessere psico-fisico
“ Perseguire il mito di un viso perfetto, accentua la tendenza a coprire i segni lasciati da acne, macchie o irritazioni con numerosi prodotti, non sempre studiati ad hoc per la propria pelle in base a fattori come età, ph e tollerabilità. In secondo luogo, si rischia di trascurare il suo stato di salute. Per questo, è sempre più importante guardarsi allo specchio e prendere atto di chi siamo veramente e delle nostre necessità. Tutto questo senza filtri e senza rincorrere canoni di bellezza, che ormai tutti sappiamo essere frutto di lunghi lavori di fotoritocco digitali. Assolutamente artificiali”. Commenta la Dottoressa Soresi.
Accettazione. Un percorso che inizia dentro di sé con l’aiuto della psicologia
Il mondo della Face Positivity ha radici ben profonde, che abbracciano la psicologia e la psicoanalisi. L’accettazione di sé infatti, richiede un lavoro profondo sulle proprie emozioni presenti e passate, che durante un percorso psicologico a fianco di un professionista, tornano a galla per essere risolte e lasciate andare. Accettarsi, oltre ogni canone e aspirazione, significa ascoltare il proprio corpo e la propria mente con consapevolezza, mettendo al primo posto la nostra innata unicità, ricca di caratteristiche incredibili, spesso oscurate da modelli non veritieri promossi dai media attuali.
Face Positivity e Skin Positivity – Due temi a confronto
Oltre all’accettazione delle proprie imperfezioni, c’è un altro grande tema: la salute della pelle. Un punto da affrontare a livello mentale, quando si parla di “stare bene nella propria pelle” e fisico, quando acne, rosacea, irritazioni, macchie, ecc. si affrontano come patologie. Ecco che entra in gioco la Skin Positivity: la cura della pelle come priorità, contro ogni stereotipo.
Dalla Neuro-Cosmesi, la riscoperta della pelle attraverso le emozioni
La pelle è lo specchio del nostro Io. Ricca di terminazioni nervose, reagisce in modo molto dinamico agli stimoli esterni e interni di corpo e mente. Per questo, le patologie cutanee sono indicatrici di uno scompenso emotivo, dovuto a fattori come stress, ansia e tensioni quotidiane. “Lavorare in modo parallelo sull’elaborazione del nostro stato emotivo e sulla scelta di una cosmetica che aiuti a stimolare sensazioni positive è la chiave per raggiungere una nuova perfezione, quella propria, unica e personale”. Conclude la Dottoressa Soresi.
Volete saperne di più sulla Face Positivity e sui principi della Neuro-Cosmesi? La Dottoressa Soresi aspetta le vostre domande!